Certificazioni per il tessile
Le certificazioni nel settore tessile sono uno strumento fondamentale per garantire ai clienti requisiti relativi alla qualità e alla sostenibilità dei prodotti, siano essi finiti, semilavorati o grezzi. Le certificazioni sono importanti perchè danno evidenza di alcuni valori reali di un prodotto, che si collocano oltre elementi di più immediata percezione, tipo quelli estetici.
In questo articolo inizieremo valutando brevemente le differenze fra certificazioni di sistema e certificazioni di prodotto. Entreremo poi nel vivo, presentando le principali certificazioni tessili, con attenzione sui requisiti da soddisfare per il loro conseguimento e su ciò che, di fatto, ciascuna certificazione garantisce al cliente o al consumatore finale.
Infine, chi volesse approfondire troverà alcune distinzioni più precise fra certificazioni di sistema e certificazioni di prodotto, con qualche …piccola anomalia che si riscontra nel nostro settore tessile.
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Loghi e marchi riportati in questo post sono a solo scopo didattico. Tieni ben presente che sono marchi registrati e pertanto non possono essere usati o riprodotti senza autorizzazione da parte degli enti preposti al loro ufficiale rilascio.
Certificazioni di sistema e di prodotto
Sono due famiglie ben distinte di certificazioni, non alternative e ottenibili da qualunque azienda che le intenda affrontare. Il fine di entrambi i tipi di certificazione è – mediante il marchio e l’autorevolezza dell’organizzazione che le rilascia – avvalersi di una “parte terza” atta ad avvalorare e garantire la conformità dei propri prodotti/servizi rispetto a determinati requisiti che possono essere di qualità, di sicurezza, di origine e altro, come vedremo fra poco.
Differenze in sintesi
In estrema sintesi, la diversità fra certificazioni di prodotto e di sistema è nella “portata” della valutazione.
Le certificazioni di prodotto si concentrano su qualità, sicurezza e/o origine di un singolo prodotto.
Ad essere certificata non è l’azienda, ma il prodotto di un’azienda.
Le certificazioni di prodotto attestano che quel prodotto rispetta determinati standard in termini di qualità, sostenibilità ambientale, sociale, origine od altro ancora. Gli schemi certificativi di una certificazione di prodotto sono definiti da organizzazioni spesso private che stabiliscono requisiti specifici e criteri relativi ad un prodotto, dalle materie prime fino alla fabbricazione.
Le certificazioni di sistema sono più ampie, perchè coprono un’intera azienda e il modo in cui gestisce i processi e i prodotti.
Ad essere certificato non è un prodotto, ma l’azienda che fa il prodotto (o la lavorazione, o il servizio).
Le certificazioni di sistema attestano che un’azienda ha un sistema di gestione adeguatamente documentato, così da garantire (ISO 9001) un controllo dei propri processi tale da poter mantenere i previsti requisiti del prodotto (conformità). L’azienda deve pure dimostrare un miglioramento continuo dei processi. I requisiti certificativi di una certificazione di sistema sono definiti da organizzazioni internazionali di standardizzazione riconosciute a livello mondiale. Il possesso di una certificazione ISO9001 compare nel certificato aziendale della Camera di Commercio.
Le principali certificazioni nel tessile
Esistono molte certificazioni utilizzate nel settore tessile: quelle che esamineremo sono le più note ed utilizzate e qui presentate a scopo didattico.
Questa rassegna non intende togliere valore alle certificazioni non citate, che sono tutte peraltro facilmente reperibili e consultabili in rete.
- ISO 9001– Certificazione di sistema di gestione della qualità
- ISO 14001– Certificazione di sistema di gestione ambientale
- Oeko-Tex® Standard 100 – Certificazione di prodotto che garantisce la sicurezza dei tessuti per la salute umana
- GOTS, Global Organic Textile Standard© – Certificazione di prodotto che garantisce che i tessuti siano stati prodotti in modo biologico e rispettoso dell’ambiente
- Bluesign® – Certificazione di sistema di gestione ambientale e di prodotto che garantisce l’uso sostenibile delle risorse e la sicurezza dei tessuti per la salute umana
- BCI, Better CottonTM Initiative – Certificazione di prodotto che si applica specificatamente alla coltivazione del cotone
- GRS, Global Recycled Standard© – Certificazione di prodotto per prodotti riciclati che garantisce tracciabilità dei materiali utilizzati, gestione responsabile dell’impatto ambientale e condizioni di lavoro
- ZDHC – Certificazione di sistema di gestione chimica che garantisce la sicurezza dei tessuti per la salute umana e l’ambiente
- SA8000 – Certificazione di sistema di gestione sociale che garantisce il rispetto dei diritti dei lavoratori
- Ethic-et – Certificazione di prodotto che garantisce tracciabilità di filiera e sostanze chimiche impiegate
ISO 9001
La certificazione di sistema ISO 9001 è uno standard internazionale che definisce i requisiti per un sistema di gestione della qualità.
E’ emessa da organismi di certificazione indipendenti che hanno ricevuto l’accreditamento da parte di organismi internazionali.
Non esiste nel mondo una sede della ISO 9001, ma solo organismi di certificazione indipendenti che devono seguire le linee guida internazionali per l’audit e la certificazione degli standard ISO, come specificato nella norma ISO/IEC 17021-1. Questo assicura che la certificazione ISO 9001 sia affidabile e riconosciuta in tutto il mondo.
Principali requisiti imposti dalla certificazione ISO 9001:
- Identificazione dei requisiti dei clienti. L’azienda deve identificare i requisiti dei clienti e le loro aspettative anche implicite e utilizzarli nello sviluppo dei prodotti e dei servizi.
- Gestione dei processi. L’azienda deve identificare e gestire tutti i propri processi: produzione, servizi, gestione risorse umane e gestione fornitori, ecc.
- Controllo dei documenti. L’azienda deve documentare come gestisce la qualità, compresi i processi, le procedure e le istruzioni di lavoro.
- Controllo dei registri. L’azienda quotidianamente deve registrare come gestisce la qualità, le attività di produzione, la formazione dei dipendenti, la gestione dei reclami, ecc.
- Gestione delle risorse umane. L’azienda deve garantire che il personale sia adeguatamente formato e competente per svolgere ciascuna delle attività aziendali, come previsto dal sistema di gestione della qualità.
- Monitoraggio delle prestazioni. L’azienda deve monitorare le prestazioni del sistema di gestione della qualità e dei processi, la soddisfazione dei clienti e le prestazioni del personale.
- Miglioramento continuo. L’azienda deve migliorare continuamente il proprio sistema di gestione della qualità. Cio’ mediante valutazione delle prestazioni, monitoraggio dei feedback dei clienti e dei reclami, implementazione di azioni correttive e migliorative, ecc.
ISO 14001
La certificazione di sistema ISO 14001 si concentra sulla gestione ambientale dell’azienda e sulla riduzione dell’impatto ambientale delle sue attività, prodotti o servizi.
Come la ISO 9001, è emessa da organismi di certificazione indipendenti che hanno ricevuto l’accreditamento da parte di organismi internazionali.
Non esiste nel mondo una sede della ISO 14001, ma solo organismi di certificazione indipendenti che devono seguire le linee guida internazionali per l’audit e la certificazione degli standard ISO, come specificato nella norma ISO/IEC 17021-1. Questo assicura che la certificazione ISO 9001 sia affidabile e riconosciuta a livello internazionale.
Principali requisiti richiesti dalla certificazione ISO 14001:
- Definizione degli obiettivi e delle politiche ambientali. L’azienda deve stabilire obiettivi ambientali specifici e misurabili, e definire una politica ambientale coerente con la sua attività.
- Identificazione degli aspetti ambientali. L’azienda deve identificare e valutare gli aspetti ambientali delle proprie attività, prodotti o servizi che hanno impatto significativo sull’ambiente.
- Definizione dei requisiti legali e altri requisiti. L’azienda deve identificare e mantenere aggiornati i requisiti legali e altri in materia ambientale, relativi alle sue attività, prodotti o servizi.
- Pianificazione. L’azienda deve pianificare le azioni necessarie per gestire gli aspetti ambientali identificati e raggiungere gli obiettivi ambientali stabiliti.
- Implementazione e operazione. L’azienda deve attuare le azioni pianificate e gestire le attività in modo da prevenire inquinamento e minimizzare gli impatti ambientali negativi.
- Controllo degli aspetti ambientali. L’azienda deve monitorare e misurare gli aspetti ambientali, con documentazione atta a dimostrare il raggiungimento degli obiettivi ambientali e il rispetto dei requisiti legali e altri applicabili.
- Revisione e miglioramento continuo. L’azienda periodicamente deve valutare l’efficacia del proprio sistema di gestione ambientale e prendere azioni correttive per migliorare continuamente il proprio impatto ambientale e il proprio sistema di gestione.
Oeko-Tex® Standard 100
E’ una certificazione di prodotto volontaria tesa a garantire che i tessuti e i prodotti tessili siano sicuri per il consumatore dal punto di vista chimico e ambientale.
L’Associazione Oeko-Tex® ha sede in Svizzera, a Zurigo, con filiali in moltissimi paesi del mondo. E’ la certificazione più conosciuta e diffusa, in particolare per tessili destinati all’infanzia e alla casa.
Principali requisiti imposti dalla certificazione Oeko-Tex® Standard 100, fondati essenzialmente su prove di laboratorio eseguite su campioni.
- Metalli pesanti, prodotti chimici nocivi utilizzati in produzione. L’azienda periodicamente deve far eseguire test sui tessuti e accessori per accertare l’eventuale presenza di sostanze nocive per la salute umana.
- Concentrazione di sostanze ritenute pericolose. L’azienda deve rispettare requisiti di legge riguardanti le sostanze chimiche pericolose, come pure concentrazioni poste da Oeko-Tex® Standard 100 che possono essere più stringenti rispetto alle normative in vigore.
- L’azienda deve monitorare la qualità dell’aria e dell’acqua utilizzata durante il processo produttivo e ridurre l’impatto ambientale della produzione tessile.
- L’azienda deve rispettare i requisiti sociali e dei lavoratori, garantendo che i diritti dei lavoratori siano rispettati e che siano fornite condizioni di lavoro sicure e dignitose.
- La certificazione Oeko-Tex® Standard 100 prevede un sistema di controllo periodico, volto a garantire il rispetto dei requisiti durante il ciclo di produzione tessile.
GOTS
GOTS significa Global Organic Textile Standard© ed è una certificazione di prodotto volontaria promossa dalle principali organizzazioni internazionali leader nell’agricoltura biologica, al fine di garantire uno sviluppo responsabile e sostenibile nel settore tessile.
Il GOTS ha sede in Germania, a Stuttgart, ed è la certificazione più conosciuta e diffusa per il cosiddetto cotone BIO o cotone organico, coltivato senza pesticidi.
Principali requisiti imposti dalla certificazione GOTS, fondati essenzialmente su evidenze documentali derivanti da una tracciabilità serrata.
- Tutte le fibre utilizzate dall’azienda devono essere biologiche e coltivate senza l’uso di pesticidi, insetticidi o fertilizzanti sintetici.
- L’azienda che produce il cotone deve adottare pratiche agricole sostenibili, come la rotazione delle colture e la conservazione del suolo.
- L’azienda deve assicurare che tutti i prodotti chimici utilizzati durante la produzione siano approvati da GOTS. Non devono contenere sostanze chimiche nocive per l’ambiente o per la salute umana.
- L’azienda deve assicurare che i processi produttivi siano effettuati in modo ambientalmente sostenibile, riducendo l’impatto sull’ambiente.
- L’azienda deve assicurare che nei processi produttivi si rispettino i diritti dei lavoratori, garantendo condizioni di lavoro sicure e dignitose per tutti i lavoratori coinvolti.
- L’azienda deve tenere traccia del prodotto tessile dall’inizio alla fine del processo produttivo, garantendo così la tracciabilità del prodotto e la sua conformità ai requisiti GOTS.
- L’azienda deve fornire al GOTS informazioni dettagliate sul processo produttivo e sulla provenienza delle materie prime utilizzate nel prodotto tessile.
Bluesign®
E’ una certificazione di sistema volontaria che ha per fine una produzione tessile sostenibile e rispettosa dell’ambiente, della salute umana e dei diritti dei lavoratori.
Ha il proprio quartier generale in Svizzera, a SanGallo, e appartiene all’ente certificatore SGS.
Principali requisiti imposti dalla certificazione Bluesign®, fondati essenzialmente su prove di laboratorio eseguite su campioni.
- Chemicals. L’azienda deve assicurare che tutti i prodotti chimici utilizzati durante la produzione tessile siano approvati da BlueSign®. Non devono contenere sostanze chimiche nocive per l’ambiente o per la salute umana.
- L’azienda deve adottare pratiche di produzione sostenibili, come l’uso efficiente dell’acqua e l’energia rinnovabile, per ridurre l’impatto ambientale del processo produttivo.
- L’azienda deve garantire condizioni di lavoro sicure e dignitose per tutti i lavoratori coinvolti nella produzione tessile.
- L’azienda deve tenere traccia del prodotto tessile dall’inizio alla fine del processo produttivo, garantendo così la tracciabilità del prodotto e la sua conformità ai requisiti BlueSign®.
- L’azienda deve collaborare con i fornitori per migliorare le pratiche di produzione e ridurre l’impatto ambientale dell’intera catena di fornitura tessile.
- BlueSign® monitora con una certa regolarità le aziende certificate, al fine di garantire il rispetto dei requisiti e l’efficacia delle pratiche di produzione sostenibili.
BCI
E’ una certificazione di prodotto volontaria tesa a garantire che il cotone utilizzato in un prodotto sia stato coltivato secondo i principi della sostenibilità, dell’etica e della responsabilità sociale. La certificazione è rivolta alla filiera del cotone: prevede il coinvolgimento degli agricoltori, delle tessiture e dei rivenditori. Obiettivo è la riduzione dell’impatto ambientale nella coltivazione del cotone, il miglioramento delle condizioni di lavoro e della qualità della produzione. L’ultimo schema BCI, Better Cotton Chain of Custody Standard v.1.0, è stato varato pochi giorni prima di questo post (maggio 2023).
Principali requisiti imposti dalla certificazione tessile BCI (Better Cotton Initiative):
- Miglioramento delle pratiche agricole. Il produttore promuove un approccio basato sulla riduzione dell’uso di pesticidi e fertilizzanti chimici, sull’adozione di pratiche sostenibili per la gestione del suolo e sulla salvaguardia dei diritti dei lavoratori agricoli.
- Rispetto dei diritti dei lavoratori. La certificazione BCI prevede l’adozione di pratiche che promuovono il rispetto dei diritti dei lavoratori, in particolare quelli legati alla sicurezza sul lavoro, alla non discriminazione, alla libertà di associazione e alla retribuzione equa.
- Rispetto dell’ambiente. La BCI incoraggia la gestione sostenibile delle risorse idriche, la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e la protezione della biodiversità.
- Tracciabilità della filiera. Gli operatori della filiera che aderiscono alla certificazione BCI devono garantire la tracciabilità della filiera, ossia l’identificazione della provenienza delle materie prime e del percorso di lavorazione del prodotto tessile.
- Continuo miglioramento. La certificazione BCI promuove il continuo miglioramento delle pratiche agricole e delle condizioni di lavoro dei lavoratori agricoli e dei lavoratori della filiera tessile, attraverso l’adozione di pratiche sostenibili e la partecipazione a programmi di formazione e sensibilizzazione.
GRS
GRS significa Global Recycled Standard© ed e’ una certificazione di prodotto volontaria che si concentra su prodotti riciclati in particolare di poliestere, tesa a garantire la trasparenza e la tracciabilità dei materiali utilizzati e la gestione responsabile dell’impatto ambientale e delle condizioni di lavoro.
Il GRS ha sede nel Regno Unito, a Londra, ed è la principale certificazione per il poliestere riciclato ad uso tessile.
Principali requisiti richiesti dalla certificazione Global Recycled Standard (GRS):
- Materiali riciclati. L’azienda deve dimostrare l’uso di materiali riciclati e la quantità di materiali riciclati utilizzati nel prodotto finito.
- Trasparenza della filiera. L’azienda deve fornire una documentazione completa della filiera di approvvigionamento del prodotto, compresi i fornitori di materiali e le loro certificazioni.
- Limiti di sostanze nocive. L’azienda deve accertare che il prodotto non contenga sostanze proibite o limitate dal GRS.
- Gestione ambientale. L’azienda deve dimostrare un impegno per la gestione ambientale, inclusa la riduzione dell’uso di risorse e l’adozione di pratiche sostenibili.
- Condizioni di lavoro. L’azienda deve garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori e delle condizioni di lavoro sicure e salutari.
- Gestione dei rifiuti. L’azienda deve dimostrare una gestione responsabile dei rifiuti generati nella produzione del prodotto.
- Verifiche. L’azienda deve sottoporsi a verifiche da parte di organizzazioni accreditate per garantire il rispetto dei requisiti GRS.
ZDHC
Significa Zero Discharge of Hazardous Chemicals ed è una certificazione di sistema volontaria che mira a ridurre l’impatto ambientale e sanitario causato dalle sostanze chimiche utilizzate nell’industria tessile.
La sede europea di ZDHC Foundation è in Olanda, ad Amsterdam.
Principali requisiti imposti dalla certificazione ZDHC:
- L’azienda deve aderire ai principi della ZDHC Roadmap to Zero, un programma che mira a eliminare le sostanze chimiche pericolose dall’intera catena di fornitura tessile.
- L’azienda deve adottare una serie di pratiche di produzione sostenibili, come l’uso efficiente dell’acqua e dell’energia, per ridurre l’impatto ambientale del processo produttivo.
- L’azienda deve implementare un sistema di gestione delle sostanze chimiche che includa la gestione del rischio, la sicurezza del personale, la formazione e la comunicazione, la trasparenza.
- L’azienda deve sviluppare piani d’azione per eliminare le sostanze chimiche pericolose dalle proprie produzioni e garantire che le sostanze chimiche utilizzate siano conformi alla lista di sostanze limitate della ZDHC.
- L’azienda deve collaborare con i fornitori per garantire che anche loro adottino pratiche di produzione sostenibili e riducano l’uso di sostanze chimiche pericolose.
- E’ previsto un sistema di controllo periodico delle aziende al fine di garantire il rispetto dei requisiti durante tutto il ciclo di produzione tessile.
SA8000
La certificazione di sistema SA8000 è un metodo di gestione della responsabilità sociale, che garantisce che le aziende rispettino i diritti dei lavoratori e le norme etiche.
Viene rilasciata da organismi di certificazione indipendenti che hanno ricevuto l’accreditamento da parte dell’ente di accreditamento SAAS (Social Accountability Accreditation Services) avente sede negli Stati Uniti, a New York.
Principali requisiti che devono essere soddisfatti per ottenere la certificazione SA8000.
- Lavoro infantile. L’azienda non puo’ impiegare lavoratori sotto i 15 anni di età, o dell’età minima prevista dalla legge o dalle normative locali, se l’età è superiore a 15 anni.
- Lavoro forzato. L’azienda non puo’ impiegare lavoratori che siano costretti a lavorare contro la loro volontà o che siano stati obbligati a lavorare come forma di punizione.
- Salute e sicurezza. L’azienda deve garantire un ambiente di lavoro sano e sicuro per i lavoratori, fornendo condizioni di lavoro igieniche e sicure e minimizzando i rischi di incidenti sul posto di lavoro.
- Libertà di associazione e diritto alla contrattazione collettiva. L’azienda deve garantire che i lavoratori siano liberi di unirsi o non unirsi a sindacati o associazioni di lavoratori e negoziare collettivamente i propri contratti di lavoro.
- Discriminazione.L’azienda non puo’ attuare qualsiasi forma di discriminazione basata su razza, genere, religione, origine nazionale, orientamento sessuale, disabilità o altro.
- Pratiche disciplinari. L’azienda deve trattare i lavoratori con dignità e rispetto e non assoggettarli a punizioni corporali o altre forme di punizione fisica o mentale.
- Orario di lavoro. L’azienda deve rispettare le leggi e le normative in materia di orario di lavoro e garantire che i lavoratori non siano costretti a lavorare più di un determinato numero di ore al giorno o alla settimana.
- Retribuzione. L’azienda deve fornire una retribuzione equa e adeguata ai lavoratori, in linea con le leggi e le normative locali.
- Sistemi di gestione. L’azienda deve implementare e mantenere un sistema di gestione documentato che garantisca il rispetto dei requisiti della norma SA8000.
Ethic-et
Ethic-et è un marchio europeo di certificazione di prodotto, depositato e promosso dall’Associazione Tessile e Salute di Biella, impresa sociale supportata dall’Istituto Superiore di Sanità e da molte Associazioni dei Consumatori. Il fine è rendere trasparente tutta la filiera, dalle materie prime ai semilavorati e al prodotto finito, così da poter ricostruire l’intera “storia” di un prodotto.
I principali requisiti imposti dalla certificazione Ethic-et si fondano sulla tracciabilità stretta e su ispezioni dell’intera filiera produttiva.
Ecco i principali requisiti imposti dalla certificazione Ethic-et:
• Classificazione in famiglie degli articoli. Devono avere processi di trasformazione similari, essere simili dal punto di vista fisico e realizzati con fibre e prodotti chimici omogenei
• Tracciabilità. Si richiede la tracciabilità di tutti i fornitori, dei terzisti e di tutti i subfornitori
• Conformità normativa. Ethic-et richiede il rispetto delle leggi e dei regolamenti applicabili nel settore tessile, assicurando che le aziende certificate operino in modo legale ed etico.
• Evidenza di tutte le sostanze chimiche utilizzate. Si richiede aggiornamento costante dei dati all’interno del database Arianna, banca dati delle miscele chimiche a livello nazionale
• Campionamento articoli, semilavorati, formulati chimici e prove analitiche. Viene stilato un piano dei controlli basato sull’analisi del rischio e su informazioni disponibili in Arianna al fine di contenere i costi analitici per le imprese.
Approfondimenti
Le certificazioni di sistema
Si riferiscono alle caratteristiche di una intera azienda e sono rilasciate a una attività.
Le certificazioni di sistema danno evidenza che tutti i prodotti e/o i processi di lavorazione e/o di gestione di una azienda soddisfano requisiti richiesti da normative legali, di salute, di sicurezza o, più semplicemente, da requisiti di qualità o d’altro genere richiesti dal cliente.
Nell’ambito dei sistemi per la qualità, la più nota certificazione internazionale (di sistema) è la nota ISO9001. E’ implementabile da qualunque azienda, dalla Boeing a una micro azienda, ma a tutte è ovviamente fatto obbligo di strutturarsi opportunamente, in base alle proprie complessità.
Per conseguire una certificazione di sistema, la base è un sistema di gestione. L’azienda deve cioè dimostrare di avere implementato un insieme di mregole e metodi che sia coerente con i requisiti richiesti dallo standard di riferimento della norma di quella determinata certificazione.
Tale metodo di gestione viene verificato e validato da un ente certificatore indipendente e accreditato (Bureau Veritas, TUV, DNV, Certiquality, ecc.), il quale svolge poi accurate visite di sorveglianza periodiche. L’azienda deve produrre costantemente una documentazione adeguata, per sè e per gli organi di controllo. Questa documentazione deve dimostrare la capacità di monitorare e di migliorare costantemente la qualità dei processi produttivi, l’impatto ambientale, la gestione dei rischi, la sicurezza sul lavoro, il rispetto dei diritti dei lavoratori, di ridurre non conformità e reclami, ecc.
Nel caso della ISO9001, l’azienda certificata deve dimostrare di esercitare sui propri processi una serie di controlli tali da garantire che prodotti, servizi ed attività siano conformi ai requisiti chiesti dai clienti, dalle norme vigenti e dalle norme di salute e sicurezza. L’azienda (in particolare con ISO9001) deve dare prova di operare un miglioramento continuo, orientato al cliente e a tutti i fattori interni ed esterni all’azienda (“stakeholders“).
Certificazioni di prodotto
Si riferiscono alle caratteristiche di un singolo prodotto e sono rilasciate a un prodotto.
Le certificazioni di prodotto attestano la conformità di un prodotto a specifici standard di qualità, sostenibilità, sicurezza, origine, o ad altri requisiti previsti dalla norma o dallo schema di quella determinata certificazione.
Esistono moltissime certificazioni di prodotto alcune abbastanza simili, altre molto diverse fra loro, ciascuna riferita a specifiche categorie di prodotti e requisiti.
Per conseguire una certificazione di prodotto, l’azienda deve dimostrare che il prodotto risponde ai criteri che il marchio di certificazione richiede. Ciò avviene di solito mediante test di laboratorio, verifiche documentali, ispezioni sul campo, ecc. L’azienda deve predisporre l’opportuna documentazione e testare il prodotto in un laboratorio accreditato per quella determinata certificazione. Se il prodotto testato soddisfa i requisiti previsti (ovvero: è conforme), se la documentazione è quella prevista e le eventuali visite hanno avuto esito positivo, il prodotto viene certificato.
Ovviamente, l’azienda dovrebbe produrre tutti i lotti di quel prodotto mantenendo caratteristiche e procedure uguali a quelle adottate per il prodotto testato con successo.
Se il prodotto viene realizzato con il concorso di materiali o lavorazioni presso terzi, l’azienda deve dimostrare che anche i fornitori e parti terze operano rispettando i requisiti che la certificazione di prodotto prevede. Sono previste visite di verifica (audit) presso l’azienda e presso i suoi eventuali fornitori, come pure l’esecuzione periodica di prove di laboratorio su campioni del prodotto certificato.
Qualche …piccola anomalia
Prima anomalia (e nemmeno tanto piccola). A differenza di altri settori manifatturieri, nel tessile proliferano le certificazioni di prodotto, mentre si registrano pochissime certificazioni di sistema (p.e. ISO9001).
ISO 9001, per antonomasia, è LA certificazione che garantisce che una azienda è in grado (i) di rispettare i requisiti previsti e (ii) di rispettarli su tutto e in tutto ciò che fa.
Il tessile e la qualità complessiva delle sue aziende trarrebbero grandi vantaggi con qualche ISO9001 in più e qualche certificazione di prodotto in meno (ma questo è una considerazione strettamente personale…).
Seconda stranezza. Le certificazioni di prodotto sono usualmente rilasciate in totale assenza di ISO9001. Sono cioè rilasciate “sulla fiducia” (ovviamente dopo i previsti controlli), senza badare troppo per il sottile al fatto che l’azienda, da quel momento in poi, sia priva di un sistema di gestione atto a dimostrare che i requisiti di prodotto (vantati dalla certificazione) siano realmente presenti su tutti i prodotti lavorati.
Manca di fatto un sistema credibile, stringente, attendibile che imponga metodi di gestione sorvegliati e relativa documentazione.
Terza piccola anomalia. Esiste innegabilmente un po’ di confusione fra le certificazioni e, soprattutto, nel loro uso e nell’uso dei marchi.
Capitano frequentemente casi in cui un’azienda contrassegna sè stessa come certificata con una certificazione di prodotto, mentre è il prodotto ad essere certificato e non l’azienda che lo produce. Azienda che, di solito, fa molti prodotti diversi e non tutti godono di quella certificazione di prodotto.
Come detto in apertura, una certificazione di sistema (p.e.: ISO9001) è attribuita all’azienda, quindi non può marchiare un prodotto, mentre una certificazione di prodotto è attribuita a un prodotto e dunque non può contassegnare un’azienda.
Quel che si potrebbe dire è che un’azienda è produttrice del prodotto certificato “x” (dove “x” è una certificazione di prodotto).
Allo stesso modo, si può dire che un prodotto è fabbricato (o lavorato) in una azienda certificata “y” (dove “y” è una certificazione di sistema).
Grazie per la tua lettura!
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Rev. 02 – Agg. 30/05/2023